Spesso non ti paralizza a letto come l’ernia al disco, ma il dolore al fondo della schiena (in zona osso sacro) può essere veramente fastidioso.
Può insorgere quando stai seduto troppo a lungo, costringendoti ad alzarti.
Oppure si può presentare come una “fitta” improvvisa proprio quando ti alzi dopo aver passato un po’ di tempo in posizione seduta.
Ancora, il dolore al fondo della schiena è una delle manifestazioni più tipiche dei problemi lombari mattutini.
Si tratta di un dolore spesso legato non tanto a problemi delle vertebre, quanto ad eccessive tensioni muscolari.
Come si manifesta il dolore in fondo alla schiena: i sintomi
In genere, questo tipo di problema si manifesta “semplicemente” con un dolore nell’area dell’osso sacro.
A volte questo dolore può essere spostato marcatamente più da un lato: in tal caso può essere un problema legato all’articolazione sacro-iliaca, e ne ho parlato nell’articolo sul mal di schiena laterale.
Il dolore in fondo alla schiena ha alcune situazioni tipiche nelle quali si presenta, e sono:
- stando seduti a lungo, soprattutto su superfici troppo dure o troppo morbide
- alzandosi dopo essere stati seduti, con riduzione man mano che si cammina
- al mattino appena svegli, anche qui con riduzione dopo alcuni minuti
Tuttavia, non si tratta delle uniche occasioni in cui può comparire questo tipo di dolore.
Non è raro che il fondo della schiena dia problemi:
- durante una attività fisica, magari in posizione di flessione della colonna
- dopo l’attività fisica o sportiva
- stando in piedi a lungo
Perchè può fare male il fondo della schiena: le cause
Quando si parla di dolore nella parte più bassa della schiena, proprio in zona osso sacro, è difficile che a causarlo siano le famosissime discopatie o ernie al disco.
Tra l’altro, ho più volte sottolineato come discopatie ed ernie al disco NON siano necessariamente la causa del dolore, in quanto presenti anche in persone senza alcun tipo di sintomo, con le stesse percentuali!
Nella mia esperienza, questo tipo di dolore può essere dovuto:
- all’infiammazione di una o di entrambe le articolazioni sacro iliache
- all’irritazione delle fasce di tessuto connettivo e muscolare poste sopra l’osso sacro
Nella maggior parte dei casi, queste due situazioni sono legate a “squilibri muscolari”: possiamo semplificare dicendo che i muscoli della zona lavorano male, essendo troppo deboli e/o troppo contratti.
Come spesso accade in diversi distretti del corpo umano, quando i muscoli lavorano male si infiammano le strutture ossee alle quali sono attaccati.
In questo caso, come puoi vedere dall’immagine, i muscoli più facilmente coinvolti sono
- il gluteo, ed il suo “fratellino”, chiamato piriforme
- i muscoli lombari (gran dorsale e muscoli lunghi)
Lavorando su questo tipo di sintomo noto sempre grandi soddisfazioni nel rilasciare il muscolo psoas, anche se non si attacca direttamente sull’osso sacro.
Va poi tenuta in considerazione una cosa: l’osso sacro può essere “zona riflessa” di molti disturbi (anche assolutamente non gravi) di tipo viscerale, primo fra tutti il complesso utero/ovaio.
Sicuramente una donna con prolasso uterino può essere maggiormente soggetta a questo tipo di problema: all’osso sacro sono attaccati anche i muscoli del pavimento pelvico.
Altri distretti che possono riflettere in zona “fondo schiena” sono sicuramente la prostata e l’intestino.
In alcuni rari casi, l’infiammazione di entrambe le articolazioni sacro iliache, accompagnata da dolori alle anche e da dolori notturni, può essere segno di una patologia reumatica chiamata spondilite.
Il consiglio è di parlarne prima con il tuo medico, e poi di seguire i consigli e gli esercizi che vedremo tra poco: puoi eventualmente pensare a qualche accertamento se, nonostante il lavoro sui muscoli, i sintomi persistono senza variazioni.
Diagnosi
Il percorso “accademico” classico prevederebbe prima la visita , poi eventuali accertamenti, e poi le cure del caso.
In effetti, quando si ha un dolore “nuovo” e persistente, questa è la prima cosa da fare.
Gli esami che normalmente vengono fatti sono la radiografia e la risonanza magnetica.
Devi però tenere presente due cose:
- radiografie e risonanze, come abbiamo detto prima, mostrano problemi significativi anche in persone senza alcun tipo di dolore
- eventuali “anomalie” (nota le virgolette) potrebbero non essere collegate al dolore in quella zona.